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Termas de Rio Hondo Circuit – Argentina


L’autodromo Termas de Rio Hondo si trova a 6 km dalla città di Rio Hondo, nella provincia di Santiago del Estero, in Argentina.
Il tracciato si estende su un’area di 150 ettari. L’architetto italiano Jarno Zaffelli ha progettato nel 2012 alcune modifiche, che hanno riguardato la riduzione della lunghezza del rettilineo principale e un aumento del numero delle curve, portato a 14.

Il circuito ben si adatta alle potenti MotoGP, che posso scatenare tutti i loro cavalli sul rettilineo di ben 1.076 metri.

Dal 2014 il Motomondiale fa tappa al Termas de Rio Hondo.

 

Un giro di pista

La prima curva è una destra da 180° piuttosto severa per i freni, visto che bisogna perdere 170 km/h in 240 metri. La 2 è una sinistra da circa 90 km/h a cui segue la curva 3 a destra. In uscita dalla 3 si spalanca il gas per affrontare la veloce 4, curva a destra in appoggio, che chiude il primo settore e che immette sul lungo rettilineo di1076 m, dove si raggiungono velocità di circa 325 km/h.

Alla fine del rettilineo abbiamo la curva 5, un tornante a destra da 180° che impone la frenata più impegnativa del tracciato: si decelera da 325 km/h a 75 km/h in 320 metri. La curva che segue è la 6, una sinistra veloce in accelerazione, che porta all’ingresso del secondo settore. La curva 7 e la 8 sono due curve a destra in rapida successione che devono essere percorse come un’unica curva.

La curve 9 è una sinistra da circa 120 km/h che viene alla fine di un piccolo rettilineo e che introduce il tratto più impegnativo della pista. Infatti la 10 a sinistra, che segna l’inizio dell’ultimo settore, è una curva cieca con un piccolo scollino, alla fine del quale avviene un cambio di direzione, necessario ad affrontare la curva 11. Questa è una curva a sinistra piuttosto lunga che immette sull’ultimo rettilineo, prima della sequenza di curve a destra 12 e 13.

Nella 13 si entra piuttosto larghi per non penalizzare poi la successiva e vicinissima curva a sinistra 14, che immette sul rettilineo di partenza. La curva 13 può essere diversamente interpretata e per questo motivo al suo ingresso si verificano molti sorpassi.